Microsoft cambia il marchio di Bing Maps per migliorare le funzionalità di ricerca locale
Microsoft sta ribattezzando Bing Maps come Microsoft Places. Tuttavia, Microsoft continuerà a rilasciare una versione gratuita di Bing Mappe per Windows 8. La nuova applicazione è stata sviluppata da zero per offrire la gamma completa di funzioni di mappatura che ci si aspetterebbe da un'applicazione a pagamento. La differenza fondamentale tra la versione gratuita di Bing Maps e quella a pagamento sta nell'integrazione. Microsoft spera di portare l'esperienza di mappatura un passo avanti integrando Bing nell'interfaccia di Windows.
Per capire cosa sta succedendo, bisogna innanzitutto capire come le persone utilizzano Google Maps. Quando si cerca qualcosa su Google Maps, si fa clic sul pulsante di ricerca e si viene indirizzati a una pagina web in cui è possibile effettuare una serie di ricerche diverse, a seconda di ciò che si sta cercando. Si può anche scegliere di restringere la ricerca per città, stato, codice postale e così via. Se si trova ciò che si desidera, si viene indirizzati a un'altra pagina web con informazioni più dettagliate su quella località. È possibile visualizzare una mappa o una vista della strada di quel luogo, o addirittura scaricare la posizione effettiva di quel luogo su una mappa.
Questa nuova funzione - Bing Maps - è stata progettata per consentire agli utenti di individuare indirizzi specifici e cercare cose specifiche all'interno di un'area selezionata, come codici postali, città o contee. Questa nuova funzione, attualmente disponibile solo nell'applicazione mobile di Bing, consentirà di visualizzare le stesse informazioni nell'interfaccia utente di Bing Map, sul Web e sul telefono, Windows Phone o Windows Mobile. Questa funzionalità potrebbe essere estremamente preziosa per i consumatori, soprattutto se si affidano alle ricerche locali per trovare ciò di cui hanno bisogno, ma non vogliono perdere altro tempo per navigare tra i risultati di ricerca basati su diversi motori di ricerca e inserzioni.
