Programmazione e sintassi del computer
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Euphoria, tradotto da Michael Fried e annotato da Bill Tilden, è il secondo libro del Progetto Theodoric. In questo libro abbiamo un'idea di come Euphoria possa essere usato come sistema per esprimere vari concetti in un linguaggio (un linguaggio di programmazione). Il linguaggio stesso è astratto e si basa su sintassi, grammatica e stile. La grammatica include alcune caratteristiche interessanti, come le regole nominali e di punteggiatura, e la grammatica pone una grande enfasi sull'uso dei pronomi e degli aggettivi e su come le frasi sono strutturate e collegate. Tilden ha anche una buona conoscenza dei linguaggi naturali e mostra come queste regole grammaticali possano essere utilizzate per esprimere i linguaggi naturali nel linguaggio di programmazione.Quando ero all'università, vidi un articolo su Euphoria scritto da Glauberman e Katz, i quali sostenevano che la sintassi di Euphoria era strettamente legata a quella di Coq. Glauberman e Katz proseguono affermando che la loro sintassi è un superset della semantica di Coq e che il loro modello di sintassi, cioè un modello di sviluppo rapido, è più coerente con il linguaggio naturale rispetto ad altri modelli. Sostengono inoltre che la loro sintassi è fortemente influenzata dal modello di sviluppo rapido utilizzato da John McCarthy, pur ammettendo che la loro sintassi non è strettamente naturale. Dopo aver letto un articolo di Fried sulla sintassi in vista dello sviluppo di una grammatica delle lingue naturali, non ero d'accordo con loro; ritenevo che i veri progressi nella linguistica della sintassi fossero stati fatti da Richard Barrow e John McCarthy. Quando rifiutarono di pubblicare l'articolo che avevo presentato, credo che Glauberman e Katz avessero ragione nell'affermare di aver influenzato proprio lo sviluppo della sintassi che dicevano di favorire.
I tre libri di Tilden descrivono tutti diversi modelli di sintassi per le lingue che utilizzano l'euforia, e si inseriscono tutti comodamente in un quadro più ampio di idee chiamato teoria dei programmi. Questa teoria si occupa di come formulare una struttura grammaticale per una lingua e di come analizzarla grammaticalmente usando strutture sintattiche progettate per essere sufficientemente flessibili da adattarsi ai cambiamenti nei modelli di sintassi usati dai parlanti della lingua. Credo che ci sia un'interessante connessione tra le affermazioni degli autori sulla sintassi e l'uso della sintassi nella programmazione informatica. Sembra che i programmatori che utilizzano la sintassi possano essere inclini ad avere euforia per la sintassi dei programmi, e che questo possa anche portare a errori nell'uso della sintassi, poiché si abituano ad avere i risultati desiderati nei loro programmi.