Un'avventura horror con scarsa innovazione
Doorways: The Underworld è un gioco di avventura in prima persona che offre un'esperienza horror psicologica intensa. I giocatori assumono il ruolo di Thomas Foster, un agente speciale in cerca di un neurologo omicida. La trama, purtroppo, risulta poco chiara e la mancanza di diversità nel gameplay limita l'immersione. Nonostante la grafica sia più nitida rispetto ai precedenti capitoli, il design dei mostri è deludente e la storia non riesce a coinvolgere il giocatore. Anche se è possibile giocare a questo capitolo senza aver completato i due precedenti, chi ha già esperienza con la serie potrebbe trovarlo ripetitivo e poco stimolante. La durata del gioco è breve e termina in modo brusco, lasciando molte domande senza risposta.
Inoltre, il gioco presenta ambienti cupi e corridoi angusti che contribuiscono a creare un'atmosfera di tensione, ma la mancanza di un obiettivo chiaro e di un finale soddisfacente rende l'esperienza complessiva deludente. Nonostante alcuni aspetti positivi come la recitazione vocale e il sistema di flashback, Doorways: The Underworld si rivela un capitolo che non riesce a innovare e a catturare appieno l'attenzione dei fan del genere.