Come rimuovere The Desktop Weather dal PC
L'applicazione meteo desktop consente agli utenti di monitorare le condizioni meteorologiche locali direttamente dal proprio computer desktop. L'applicazione meteo desktop può essere utile e legittima, ma The Desktop Weather non è classificata come applicazione legittima o di qualità (PUP). Le KPI in questo caso devono sempre essere considerate come primarie e secondarie. Sebbene The Desktop Weather fornisca un buon valore ed elementi funzionali per la maggior parte delle persone, è troppo frequentemente abusato.
Ci sono molte possibili cause per cui The Desktop Weather viene considerata un'applicazione potenzialmente indesiderata. Il problema principale è che quasi sempre, per accedere all'applicazione meteo desktop, viene richiesto di acquistare un abbonamento mensile a un sito web, che richiede il pagamento tramite carta di credito. Questo non è solo fastidioso, ma è una chiara violazione dei termini di servizio del contratto di licenza dello sviluppatore di The Desktop Weather. The Desktop Weather non richiede alcun pagamento per accedere al servizio, quindi in realtà non si sta pagando per l'applicazione meteo desktop quando la si installa. Inoltre, il fatto che sia installata sul vostro computer significa che sta condividendo il vostro computer con più persone. Si tratta di una chiara violazione del fair use.
Per sbarazzarsi di The Desktop Weather, è necessario essere in grado di rimuoverlo completamente dal sistema. Ci sono due modi per farlo: innanzitutto, si può usare uno dei tanti programmi che permettono di disinstallare manualmente qualsiasi programma installato sul PC per qualsiasi motivo. Questo non è possibile nel caso di The Desktop Weather, poiché per accedere ai dati meteo locali è necessario aver pagato la licenza d'uso. Per disinstallare questo programma, dovrete utilizzare un programma come "Hitman Pro" o "PPX Solitaire". Questi programmi sono disponibili a basso prezzo su Internet e rimuoveranno efficacemente questo programma dal vostro PC per sempre.
